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Alimentazione di Backup – I gruppi UPS

Alimentazione di Backup – I gruppi UPS

Alimentazione di Backup – I gruppi UPS: A volte ci ritroviamo ad intervenire in situazioni dove la videosorveglianza non ha individuato niente, era spenta e non ha registrato. Questo perche magari era saltata la corrente ed il vostro installatore non aveva previsto l’installazione del gruppo di continuità. L’installazione di un gruppo di continuità o UPS (da Universal Power Supply) comporta per l’installatore un aggravio di spese con un conseguente costo più alto dell’impianto, tanto che alcuni installatori, consci del fatto che sui preventivi si leggono solo i prezzi, evita di proporli. 

Quindi se io ho il sistema di videosorveglianza senza gruppo UPS cosa succederà?
Semplicemente che se manca l’alimentazione elettrica l’impianto si spegne e quindi qualsiasi rilevazione è persa.

E’ quindi fondamentale sapere che:
1) – Un sistema di videosorveglianza è particolarmente “suscettibile” anche a continui sbalzi di tensione, in quanto è dotato di un siatema di registrazione su di una memoria di massa, tipicamente un Hard Disk che è lo stesso componente informatico inserito nei computer e che per funzionare correttamente richiede una tensione stabile e costante. La scrittura dei dati avviene in modo del tutto simile a quella di un computer, il disco rigido potrebbe avere un comportamento alterato con tensioni incostanti o frammentate, che inoltre potebbe compromettere drasticamente la sua stessa vita.

2) – Le telecamere che sono collegate al DVR, sono anche alimentate tramite uno o più alimentatori, ed uno sbalzo di tensione eccessivo potrebbe facilmente procurare un picco di tensione anche verso le telecamere, con la conseguenza che a lungo andare le stesse si possono bruciare.

3) – I Led per loro natura sono estremamente sensibili agli sbalzi di tensione, infatti cono componenti gestiti in corrente costante, tutti gli illuminatori delle telecamere attuali montano LED, non è raro trovare impianti di videosorveglianza che dopo 2-3 mesi hanno i LED delle telecamere rotti, le cause sono sempre le stesse errata dissipazione degli elementi oppure “quasi sempre” sbalzi di tensione che hanno bruciato i LED dell’Illuminatore, con conseguente cambio delle telecamere, in quanto i soli LED come ricambio sono introvabili.

Tutta la vita dello stesso impianto è messa in serio pericolo se la tensione in ingresso non è stabile, riducendo pesantemente la vita degli impianti, e guasti dovuti a sbalzi di tensione che possono comportare quindi il bruciarsi dei led o dei CCD o dell’hard disk.

Se volete mantenere a lungo un sistema di videosorveglianza funzionante senza avere alcun problema, è necessario proteggerlo da sbalzi di tensione con un opportuno gruppo di continuità, visti poi i costi decisamente abbordabili dei sistemi stessi, inoltre:
– Ci si garantisce, nel caso di batterie allarme scariche (molto comune) il mancato funzionamento dell’allarme
– Ci si garantisce l’impossibilità delle registrazioni sul sistema di videosorveglianza
– Spesso per sicurezza molte chiusure elettriche si aprono in caso di mancanza di corrente, per normativa questo deve accadere e quindi girare all’interno dello stabile è decisamente più semplice

IL CONTROLLO DA REMOTO
Uno dei vantaggi dei sistemi di videosorveglianza attuale è il controllo da remoto del proprio impianto.
Per esempio pensate a quando siete in vacanza o fuori per il week-end e vi suona l’allarme, potersi collegare e vedere cosa accade vi evita corse verso casa o l’avvisare vicini e polizia in piena notte spesso senza alcun motivo in quanto falsi allarmi.

Raggiungere il proprio impianto in tempo reale, vi permette di capire se è un falso allarme o meno. Ovviamente non è molto bello vedere i ladri all’opera mentre li si guarda, però almeno sappiamo con che tempestività intervenire, quindi la raggiungibilità dello stesso in caso di caduta di tensione richiede necessariamente la presenza di un gruppo di continuità che mi permetta per un certo numero di minuti il funzionamento dello stesso del sistema.

E’ da tenere presente che impianti industriali/commerciali, ma comunemente anche gli impianti civili, per normativa e per caratteristica stessa dell’impianto di videosorveglianza, sono visibili anche da fuori (Cartelli, telecamere, ecc.), non è quindi difficile per il malintenzionato capire se è presente un sistema CCTV ed agire disalimentandolo o tagliando opportunamente i cavi o magari anche oscurandolo.

E’ bene quindi nascondere l’impianto in modo che sia difficilmente raggiungibile (sottotetto, controsoffitto, armadio dati sotto chiave, ecc.) e di mantenere le telecamere alla giusta quota, inoltre prevedere sempre sistemi di videosorveglianza che siano in grado di riconoscere l’oscuramente e la perdita di segnale, avvisandovi.

Utilizzando un gruppo di continuità UPS gli apparati sono sempre alimentati dalle batterie che garantiscono continuità di corrente, semplicemente, in caso di caduta di tensione, le batterie non saranno più caricate, ma continueranno a mantenere accesi gli apparati che non si “accorgono” della mancanza di corrente.

UN ESEMPIO?
Prendiamo ad esempio un tipico sistema di videosorveglianza 4 canali, con un DVR analogico, lavora in corrente continua e non arriva a consumare più di 100watt, mentre un sistema più evoluto, con 16 telecamere, IP o analogico, comunque non va oltre i 200 watt. Quindi siamo in presenza di situazioni dove, anche per mantenere gli impianti accesi 30 minuti oltre l’assenza di corrente non sono richiesti Gruppi di Continuità particolarmente potenti.
Un tipico UPS da 650VA, può mantenere in “vita” un sistema da 4 Telecamere anche più di mezz’ora, ed uno da 1200VA è in grado di mantenere per un ora circa, un sistema da 16 telecamere IP.

Quando acquistate un sistema, accertatevi sempre che l’installatore non sia del tipo “mordi e fuggi”, ma vi possa dare una garanzia ed una affidabile assistenza, sempre necessaria, sia per la sostituzione delle batterie degli UPS, che per le apparecchiature. Ricordate sempre che, anche nei gruppi di continuità le batterie devono venir sostituite ogni 2-3 anni, se vogliamo mantenere una corretta ed efficente durata del sistema.

Source: https://www.allarmeroma.it/

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Osvaldo Bizzarri